Bologna finalmente si è presa il merito turistico che meritava, da alcuni anni infatti le visite di turisti si sono moltiplicate portando alla città non solo nuova linfa economica ma anche la voglia/necessità di scoprire e rivalutare i suoi tesori nascosti tra i quali la Bologna sotterranea che nasconde gallerie e corsi d’acqua. Sì corsi d’acqua, o meglio veri e propri canali che percorrevano la città in lungo e in largo. Un documento del 905 parla di navigazione a Bologna, i fiumi Reno e Savena, provenendo da direzioni opposte, confluivano verso il centrocittà incrociando qui il torrente Aposa. Le imbarcazioni seguendo varie diramazioni che scendevano verso la pianura, attraversando il Po potevano giungere addirittura fino al mare Adriatico, all’epoca questo sistema idrico veniva considerato una delle maggiori meraviglie d’Italia.
Reblog a cura di Alessandra Cristiani per Openplanet Emotional Magazine