Chi è la pecora nera? Nell’immaginario collettivo comune è un individuo ombroso, schivo e poco raccomandabile….
In genere è considerato pericoloso, commette atti giudicati deprecabili, vive sul filo del rasoio a volte nell’illegalità e rappresenta un’onta in seno alla (in genere perbenista) famiglia d’origine dalla quale è regolarmente escluso.
In realtà l’ attributo di pecora nera possiede mille sfaccettature e spesso, (specie nel presente periodo storico) basta molto poco per potersi fregiare di questo titolo.
Vivendo in un mondo duale dove luce e oscurità rappresentano facce opposte della stessa medaglia, anche la pecora nera può mostrarsi in tutto il suo splendore di personaggio scomodo, controverso ma tutt’altro che negativo.
PER ESSERE UNA PECORA NERA CI VUOLE CORAGGIO
La pecora nera cui mi riferisco è rivoluzionaria e ri-evoluzionaria, sfonda gli schemi, rompe i condizionamenti, si fa domande e pretende risposte congrue, genera pruriti, scardina consuetudini, non teme l’altrui giudizio e nemmeno la solitudine.
Ha coraggio, determinazione, spirito di sacrificio e un cuore aperto che le permette di accogliere intuizioni precluse ai più.
Ci sono state tante pecore nere nella storia, Uomini e Donne che hanno perseverato nei loro intenti nuotando controcorrente caparbi come salmoni, insensibili alla fatica, alla disillusione, al giudizio e alla critica non si sono mai arresi.
Sovvertendo le regole, sfidando il muro dell’impossibile Scienziati, Poeti, Artisti, Filosofi, Scrittori e Maestri, seguendo il proprio fuoco interiore, hanno spesso pagato con la vita la libera espressione delle proprie idee.
IN OGNUNO DI NOI SI NASCONDE UNA PECORA NERA
Tutte le volte in cui abbiamo ascoltato l’impulso interiore a lasciare il certo per l’incerto, a “tirare un po’ di più la corda”, a spostare di qualche metro in avanti il nostro confine, quando ci siamo lanciati senza rete inseguendo un sogno o abbiamo avuto il coraggio di parlare mentre tutti tacevano, nel momento in cui, rompendo le convenzioni, abbiamo cantato fuori dal coro tutti noi siamo stati pecore nere, non importa in quale frangente l’abbiamo fatto oppure se eravamo bambini, adolescenti, adulti o già anziani, la cosa importante è che ognuno di questi sussulti è stato essenziale nell’innescare un cambiamento.
LA PAURA E LE FALSE CERTEZZE
Siamo Esseri sociali, affetti dall’istinto di aggregazione, abbiamo bisogno di essere riconosciuti, accettati, di “apparire”, confrontarci e competere per confermare a noi stessi (ma soprattutto agli altri) che esistiamo.
Uniformati tra noi e a un sistema sempre più corrotto che nega la nostra libera espressione dandoci in cambio la falsa “comodità” di esistere, stiamo in un recinto percettivo al cui interno crediamo non possa raggiungerci la paura, esorcizzata com’è da un cumulo di “sicurezze fittizie”.
Proprio la paura invece, se non giudicata ma accettata come parte del gioco, può trasformarsi in un portale da oltrepassare, assecondando finalmente la danza libera dell’anima.
Ogni volta che ho alzato la testa liberando la pecora nera che è in me e lasciando andare qualche “certezza” per affidarmi al puro discernimento proveniente dal cuore mi sono sentita rinascere, situazioni e persone prima creduti indispensabili, si sono dissolti come neve al sole lasciandomi la dolce consapevolezza di aver scrollato dalle spalle un po’ di zavorra.
Per questo dico Benvenuta alla pecora nera che alberga in ognuno di noi! Facciamole spazio e lasciandola libera di scalpitare vivremo davvero una vita con la V maiuscola.