Il cimitero di Highgate. Diviso in due aree separate, questo magico luogo regala emozioni davvero forti soprattutto nella parte piĆ¹ antica.In questo cimitero si sarebbero svolti anche alcuni eventi narrati (1897) di Bram Stocker: qui sarebbe infatti stata sepolta Lucy, vampirizzata da Dracula e poi trafitta con un piolo e decapitata dai cacciatori di Vampiri.
Avrei voluto alleviare i suoi pensieri. Sono rimasta immobile anch'io. DignitĆ e dolcezza, in un uomo che ha giĆ tanto vissuto. IncapacitĆ la mia, di distrarlo da un oblio, del quale era intriso ogni suo moto.
Elvira ha una bella casa in centro ma vive nella periferia del suo soggiorno con i divani dai cuscini verdi e gialli insieme al coinquilino Lasko, il cane dal pelo lungo marrone scuro che la accompagna fiero per le strade della cittĆ nel suo cappottino in pile.
Elvira ha i capelli neri lisci raccolti dietro la nuca e ricorda un poā Joan Baez e le sue amiche hippie, anche se lei la chitarra non la sa suonare e Bob Dylan lāha visto solo in televisione. Ogni giorno mette il cappottino a Lasko e insieme vanno nella stessa osteria di cui ormai conosce odori e segnaposti, ma non importa, potrebbe recitare il menu a memoria eppure non manca di chiedere la lista dei piatti del giorno alla giovane impiegata dietro il bancone, sperando di trovare qualcosa di nuovo, fosse anche un piatto di bietole condite col limone al posto dellāolio.
Poi chiede un tavolo vista strada al quale darĆ la schiena e ci tiene a precisare āper due ma con un solo copertoā.
Elvira pensa che Cagliari sia una bella prigione vista mare da cui aveva tentato la fuga anni prima per seguire un americano che le aveva insegnato un poā di inglese, conosciuto quando era in vacanza e fotografava il blu del mare dagli scogli di Calamosca mentre lei leggeva le poesie di Lorca dietro un paio di occhiali da sole verde bottiglia e una Marlboro tra le dita.
Il suo salotto ĆØ uno stanzone con un tavolo incredibilmente lungo in cui vorrebbe ospitare quegli amici uguali a lei che al momento non ha ma vorrebbe avere, se sono stranieri ancora meglio, anche se per una volta vorrebbe essere cercata e non sempre cercare. Il suo bagno ĆØ un poā un monolocale e sulle mensoline accanto allo specchio vi sono creme e prodotti francesi, comprati a Marsiglia con sua sorella, di cui si diverte a leggere i nomi ad alta voce per sentire come potrebbe suonare quella lingua piena di erre. La facciata della sua casa ĆØ elegante e piena di ghirlande e piante.
Sono insegnante e traduttrice dall'inglese, francese, spagnolo verso l'italiano e collaboro con OpenPlanet come redattrice. Amo imbottigliare parole e sferruzzare racconti, seduta ad ascoltare storie di anziani e viaggiatori che nutrono la mia nostalgia di quelle epoche che non ho mai vissuto ma che, come in un romanzo di Proust, prendono vita davanti a me quando vengono spolverate dal silenzio del non raccontato. Amo il freddo dei romanzi russi, le montagne e il vino rosso della Carnia e la silenziosa compagnia dei miei gatti. Mi piace viaggiare con la mente e con la valigia e penso che OpenPlanet sia il posto giusto per fare tutto ciĆ².
Questo non ĆØ un editoriale. Non nel senso classico del termine. E non presenta un magazine tradizionale composto di rubriche e notizie settoriali alla...