C’era una volta una donna, seduta sulla panca fuori casa sua ad aggiustare un paio di pantaloni. Passò da quelle parti il prete che si rivolse a lei: «Cosa fate, signora? », «Aggiusto i pantaloni di mio marito.» rispose la donna. «Ma non è in giro per il mondo?» domandò il ministro, «Certamente!» ribatté la donna, «Ma devo comunque rammendarli».
Qualche tempo dopo la donna andò in chiesa ed essendo libero il confessionale decise di confessarsi. Il prete si rivolse a lei dicendole: «Quando avete aggiustato i pantaloni di vostro marito: avete avuto pensieri licenziosi?» «Signore benedetto! Come si fa a non averne?». «Male, male, fate celebrare una messa!» e non le diede l’assoluzione.
La signora tutta avvilita, tornando a casa su per la strada di campagna, trovò la sua comare e le raccontò quanto successo. La donna, che la sapeva lunga, le diede un consiglio: «Sai cosa devi fare? Prepara un rotolo di carta bello consistente e dopo messa vai in sacristia e fai finta di pagare!». Così fece e dopo la messa, consegnò il fagottino al prete che, srotolandolo, rimase con un pugno di mosche in mano: «Ma qui non c’è niente!». «Eh padre, anche nei pantaloni non c’era niente!».
Fiaba raccolta dall’Associazione Culturale La Dalbide di Cercivento (UD), illustrata da Alessandra Silverio e pubblicata nel calendario del 2017 al mese di maggio. Traduzione italiana a cura di Luca Boschetti.